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Antonella Tonini
Grazie alla duttilità della sua voce e ad una preparazione completa ed articolata, inizia molto giovane un’intensa attività concertistica in Italia, decide così di seguire sia il canto moderno che il canto lirico.
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Maria Ausilia Manunza "Si cose Meravigliose" - Tutankhamon
Maria Ausilia Manunza Si cose Meravigliose - La figura di Tutankhamon ha esercitato un fascino particolare sulla civiltà occidentale fin dalla scoperta della sua tomba tebana, avventura nel 1922 ad opera di H. Carter. Quel momento storico segnò un'impennata dell'interesse europeo per l'Egitto, interesse che non si era mai scemato dall'epoca della conquista romana del paese nel 31 a. C.; gia allora la civiltà egizia, e in particolare i suoi culti, furono oggetto di una diffusione e di una reinterpretazione, specie nel settore artistico, che presero il nome di egittomania e che percorsero ad ondate tutta la storia della nostra cultura. Mentre i Greci ebbero una visione esterna, da cronisti del Paese dei Faraoni, i Romani si lasciarono coinvolgere in un'esperienza vissuta in campo religioso con la diffusione dei culti isiaci in tutto il bacino del Mediterraneo. Una religione piena di speranza che si propagava attraverso i porti e le vie commerciali al seguito dei mercanti e degli eserciti. Sotto il dominio romano, l'Egitto forni ai suoi conquistatori molti dei simboli più vistosi: statue, obelischi,rilievi.
Questi stessi simboli subiranno una nuova utilizzazione con la riscoperta avvenuta in seguito alla Spedizione Napoleonica del 1798 e alla decifrazione della Stele di Rosetta da parte di J.F.Champollion nell 1822. Successivamente altri avvenimenti storici di rilievo suscitarono un nuovo interesse per la civiltà faraonica, ovvero l'apertura del Canale di Suez nel 1869 e la scoperta della tomba di Tutankhamon di cui si è detto.
Il fascino esercitato dall'Egitto antico si è manifestato in varie direzioni artistiche: architettura, arredamento, oggetti d'arte, scultura, pittura, teatro e cinema. Va certamente ascritto all'artista di cui presentiamo qui il libro, la signora Maria Ausilia Manunza, il merito di aver precorso una strada originale, quella della trasformazione dei capolavori provenienti dalla tomba del re bambino da arte tridimensionale a dato pittorico. Ciò avviene nei suoi quadri con un'accuratezza nella resa plastica e nella luce che rendono impalpabile, impercettibile il passaggio da una forma artistica all'altra. La mostra, che tanto interesse nel pubblico sardo ed esterno ha suscitato, si pone in un nuovo momento di revival egittologico, che coincide con l'apertura della mostra Tutankhamon L'or de l'au-delà, inaugurata al Museo di Antichità Classiche di Basilea il 7aprile 2004. Dopo le mostre di Parigi nel 1967, Londra nel 1972 e di alcune città tedesche nel 1980-81, i tesori della camera funeraria del leggendario faraone lasciano di nuovo il Museo del Cairo per continuare ad attirare milioni di visitatori dalla Svizzera e dai paese vicini.
Simbolo dell'arte e del modello architettonico, l'Egitto ci ha lasciato forme semplici e rigorose che, già apprezzate nei secoli scorsi, sono perfettamente adatte all'arte contemporanea che ne fa grande uso. Una mostra come quella di cui Maria Ausilia Manunza è l'anima e l'artefice certamente rende la conoscenza dell'antico Egitto accessibile a tutti e contribuisce a sensibilizzare le persone al gusto del bello e alla conservazione del patrimonio egiziano antico che, non bisogna dimenticare, è parte del patrimonio culturale mondiale.
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